Poco da dire, molta (voglia) roba da fare.
Non amo parlare di me, tanto meno scrivere biografie personali, forse è questo il motivo per cui le traduco spesso in segni e disegni.
Da ragazzetta di una città malnota delle valli settentrionali mi catapulto a Bologna; inizio a frequen-tare la triennale di Fumetto e Illustrazione in Accademia ma forse è ancora più importante che fre-quenti pure tutto il resto di Bologna.
Ho trovato familiarità e gioia in un ex mercato (24) che, attraverso le esperienze e l'intrecciarsi di diverse bellissime individualità, è stato capace di farmi esplorare, conoscere e invogliarmi a vedere, piuttosto che semplicemente a guardare.